le Orche

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sabato 21 gennaio 2017

Focaccia col placcaggio, seconda edizione

Un classico: cominciamo dal fondo.
Per la seconda volta nella storia, il (glorioso) trofeo Mani di Merda è stato assegnato ex-aequo a due giocatori.
A Cippo, per essersi fatto intercettare un pallone in maniera clamorosa, intercetto che ci è costato - ovvviamente - una meta.
A Casa, esordiente tra gli old, per ben tre-motivi-tre.
Uno, perché era un esordiente; da subito era l'indiziato principale per le MdM.
Due, perché su un calcio degli avversari si è cagato il pallone come un dilettante qualunque.
Tre, e qui viene il bello, perché l'arbitro lo ha ripreso per come si legava in mischia.
Occorre anche dire, però, che tra le altre cose ha fatto una maul da solo, avanzando per una ventina di metri almeno, prima di essere abbattuto da tre avversari e mentre i suoi compagni di squadra erano in clamoroso ritardo nel sostegno.
Bisogna quindi citare Big: il nostro secondo centro riceve il pallone più o meno sui ventidue avversari ed entra nello stretto spazio lasciatogli dalla difesa tuffandosi in meta. Ma, se è vero che il pallone va 'schiacciato' in meta, appunto, lui ha esagerato. Nel gesto si è svirgolato un dito, l'anulare sinistro. Ora, e per un bel po' di tempo ancora, non potrà più portare anelli: né nuziali ne', tampoco, di fidanzamento.
Per la cronaca delle partite, a frappé.

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