le Orche

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lunedì 25 aprile 2016

Focaccia col placcaggio III

Poteva essere la cronaca di un flop, invece è la cronaca di una giornata di rugby (old) splendida. Per una serie di cause che non sto qui a raccontarvi, abbiamo avuto come ospiti soltanto gli old di Lecco. E non erano nemmeno in quindici! Ma nonostante anche le Orche abbiano subito parecchie defezioni dell'ultimo minuto, il risultato è stato un pomeriggio di gioco e di divertimento, di quelli che ti riconciliano col mondo.
Partendo dalla conclusione, la focaccia al formaggio era, oserei dire, spettacolare: come suggello alla giornata è stata qualcosa di prezioso. E di buono, anzi, sopraffino.
Ma andiamo in ordine, com'è giusto che sia.
I lombardi arrivano in undici, e i nostri primi quattro prestiti sono stati Carletto, Cippo, Pgc e Berta. Ma la nostra mediana in campo era composta da Bacci e Uomodelcerino (Man of the Match senza ombra di dubbio), per cui il bandolo della matassa è rimasto a lungo in mano nostra.
La difesa dei lecchesi ha tenuto botta per tutto il primo tempo, conclusosi sull'uno a zero con marcatura di Enrico; nella seconda frazione riuscivano a toccare in meta l'Eruoe, il rientrante Mezucittu e l'ottimo Paolo. Meta della bandiera per i nostri avversari segnata da Embolo (Bacci), con un intercetto ben dentro i loro ventidue e fuga coast to coast a rischio d'infarto. Ma nella corsa si è permesso anche di fare il dito medio ai suoi avversari, in quel momento le Orche.
A seguire altri due tempi, con un paio di mete recchesi ma che non rientrano nel computo del match ufficiale. In generale quindi una buona prestazione, anche se molte occasioni sono state sprecate per un soffio: passaggi avventati, per lo più, che invece di finalizzare l'attacco regalavano l'ovale agli avversari. L'occasione più clamorosa era di Sartana che, giunto a un passo, letteralmente, dalla linea di meta si cagava il pallone conquistando per acclamazione il (glorioso) Trofeo Mani di Merda.
Concludo citando la battuta migliore del terzo tempo, opera di Bisco: "La difesa del Lecco, saliva".

domenica 3 aprile 2016

Torneo del Pappagallo

Il torneo di cui al titolo di queso post è stato giocato sabato 2 aprile a Settimo Milanese. Oltre agli organizzatori Old Blacks e noi Orche, c'erano i Barberans Alessandria e Quei de Vilorba. Abbiamo cominciato con i piemontesi, giocando quasi sempre nei loro 22 e quasi sempre col pallone in mano. Tutta questa supremazia, interrotta sporadicamente da qualche contrattacco dei rossoneri, ha fruttato solo due mete (a zero). Il perché, dobbiamo ancora spiegarcelo. Probabilmente perché abbiamo usato poco i tre-quarti: il reparto arretrato ha infatti segnato due volte con Ferrè e Balducci, ma pochi palloni sono stati giocati al largo. Subito dopo abbiamo affrontato i veneti, squadra più forte dei Barberans, ma anche qui ci siamo imposti per uno a zero (ancora Ferrè) pur controllando per la maggior parte del tempo palla e terreno. Nel secondo tempo abbiamo avuto l'intermezzo con rissa, causato dal costante uso delle mani in ruck da parte del Villorba. Risultato, espulsione di un giocatore veneto e del nostro Embolo, oltre a un morso a una mano del nostro Dario. Doppiamente stupido il comportamento dell'addentatore, per il fatto in sé e perché poteva almeno sceglierne uno piccolo! Se Dario non fosse stato trattenuto, dopo il morso lo avrebbe gonfiato come un pallone. Purtroppo sono cose già viste sui campi del rugby old, ma sono episodi, lo spirito rimane ancora quello di una volta.
Penultimo match del torneo fra noi e i padroni di casa. Anche stavolta un certo predominio nostro, con il pacchetto di mischia in evidenza come già nei due incontri precedenti ma senza mete. L'ultima azione della partita vede un deciso attacco degli Old Blacks con la nostra difesa per la prima volta non incisiva e poco attenta. Perdonabile comunque, anche se quell'ultima azione ci è costata una meta e la sconfitta uno a zero. Tirate le somme, non sapevamo a chi assegnare il (glorioso) Trofeo Mani di Merda, che alla fine è andato a Dario Giùilgettone, per essersi fatto mordere, e proprio a una mano.
Giornata alla fine positiva, con trofiette al pesto (buone) al terzo tempo - disertato da parecchi delle altre squadre - e con un bel numero di Orche presenti. Finalmente una trasferta senza bisogno di ricevere giocatori in prestito, anzi, diversi di noi sono andati a rimpolpare Barberans e Villorba.