le Orche

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sabato 28 luglio 2012

8. Storia delle Orche

Avventura in Toscana
05/04/2009 - Una trasferta semi–avventurosa, quella di sabato 4 aprile a Pisa, per le Orche. Si sapeva già da qualche giorno che si sarebbe andati in pochi, a causa di: qualche infortunio, impegni con la prima squadra, mancanza di giornata libera dal lavoro.
Aggiungiamo che alcuni dei nostri dovevano rientrare velocemente per altri appuntamenti, così la giornata è diventata una corsa contro il tempo. E aggiungiamo pure che ho sbagliato strada all'andata, rischiando di far cominciare la partita con solo dodici giocatori del Recco!
Anche perché, in Italia, non potete fermarvi a chiedere dove sia il campo da rugby: nella migliore delle ipotesi vi mandano a qualche base militare americana, oppure finite in zona 'prostituzione omosessuale' – e non è bello…
Invece, alla fine, il bilancio è stato positivo: gran parte del primo tempo ha visto il gioco svilupparsi nella metà campo pisana, con il nostro pacchetto di mischia che dominava nettamente. Purtroppo è mancato un po' di sostegno da parte dei tre–quarti, e nessun punto è stato segnato. La prima volta in cui i nostri avversari sono riusciti a contrattaccare, hanno creato un sovrannumero sulla loro sinistra e sono andati in meta. Peccato, una indecisione difensiva ci è costata molto cara. Il resto del tempo ha visto ancora una serie di attacchi recchesi, con un buon piazzamento della difesa pisana e un gioco più equilibrato, ma tendenzialmente più nella metà campo dei nostri avversai. La partita continuava, nel secondo tempo, sulla falsariga del primo; Mazza si spostava però a primo centro e il gioco era ancora saldamente controllato dal Recco. Il titolo di "Man of the Match" è conteso tra Ivan e Raffaello, ma personalmente voterei per quest'ultimo per motivi anagrafici. Fra l'altro, proprio una grande percussione di Raffa, che ha rotto almeno due placcaggi ha lanciato Massa (grande prestazione anche per lui) per la meta del pareggio, nei primi minuti della ripresa. Qualche protesta dei gialloblù per il limite dei venti metri di corsa non rispettato, ma ci si era accordati prima su questo aspetto, decidendo che chi avesse avuto lo spazio (e il fiato) per correre, poteva farlo tranquillamente. Proteste quindi sterili, fatte da chi aveva la volpe sotto l'ascella, e peccato invece che il Cus Pisa abbia usato un po' troppo le mani nelle ruck senza essere penalizzato dall'arbitro, il quale ha pure lasciato correre qualche placcaggio alto, ma sostanzialmente il gioco è stato privo di cattiveria. Buon terzo tempo con carne alla brace che ci ha riportato alla memoria il barbecue – ormai scomparso – di Recco e un monumentale tiramisù.

mercoledì 25 luglio 2012

7. Storia delle Orche

Orche, Cavalieri, Riviera e Francia+Imperia
Sabato 21 marzo 2009 gli old della Pro Recco, insieme con i Cavalieri di San Giorgio, hanno organizzato il primo Trofeo Garibaldi. A contendere la coppa alle due squadre liguri sono arrivate sul sintetico del 'Carlo Androne' i giocatori di alcune rappresentative dalla Francia: gli appartenenti al Riviera Rugby Club, team amatoriale organizzato dal gallese Benjamin Stevens, i quali erano accompagnati da gruppetti di altre squadre transalpine, Monaco, CRAC, SBM, tutte della zona tra Mentone e Nizza. A dar loro manforte un drappello di imperiesi.
Il torneo inizia alle 11:00, leggermente in ritardo, con il derby Orche–Cavalieri. I genovesi sono arrivati a Recco meglio organizzati, sul piano del gioco, di quanto avessero fatto nella precedente sfida (13 dicembre); la partita si è tuttavia mantenuta su un sostanziale equilibrio nel possesso di palla e nella conquista del terreno. Zero a zero il primo tempo, una segnatura per i Cavalieri nel secondo e Orche che finiscono in avanti ma senza riuscire a pareggiare. A seguire, restano in campo le Orche, stavolta contro la mista Imperia–Francia: nuovamente un match equilibrato, finito ancora uno a zero a favore dei nostri avversari, i quali avevano il vantaggio non indifferente di un'età media assai più bassa della nostra. I biancocelesti tornavano in campo per la quarta partita, contro il Riviera: dobbiamo ripeterci, perché il copione è stato sostanzialmente lo stesso degli altri match. Gioco rimasto in equilibrio a lungo, e alla fine i francesi si sono imposti – uno a zero, ovviamente – grazie sempre all'età media. I Cavalieri di San Giorgio si sono quindi aggiudicati questa prima edizione del 'Garibaldi'. Sono d'obbligo un paio di notazioni: è stata una bellissima giornata, di sole e di divertimento, di sport e di amicizia. A bordo campo parecchi bimbi giocavano con le attrezzature per gli allenamenti: scudi, conetti, sacchi, ma quando un papà giocatore ha esortato la propria bimba a giocare tranquillamente con gli altri dicendole: «Guarda quanti bambini sono lì a divertirsi, vai con loro!», chi si trovava in panchina ha pensato ai bimbi di 40 o 50 anni che stavano allegramente sgambettando (e ansimando) in campo.

sabato 21 luglio 2012

6. Storia delle Orche

Ancora Muccati!
Gennaio 2009, la sfida tra le Orche e i forumisti di Rugby.it si rinnova; dopo il pareggio del primo anno, è d'obbligo la rivincita. Il reportage è dell'epoca, ripreso dal sito della Pro Recco.
– Si è scesi in campo in un pomeriggio molto scozzese, come più d'uno ha fatto notare: una brezza leggera ma affilata come un rasoio s'infilava tra la rampa dell'autostrada e il primo palazzo, mentre la pioggia intermittente rendeva il terreno e il pallone scivolosi quanto mai.
Grande scontro tra i pacchetti di mischia nel primo tempo: le due squadre riuscivano alternativamente a conquistare metri su metri, arrivando ai cinque metri e venendo ricacciate indietro prima di segnare. Soprattutto fra gli ospiti appariva ferrea la regola che vieta il passaggio del pallone ai numeri oltre il nove. Insomma, gioco molto equilibrato: il Recco applicava con una certa diligenza gli schemi insegnatici con la solita proverbiale pazienza da Ivan, ma i rivali bianconeri, pur essendo una selezione stile 'Barbarians', senza sede, senza club-house, senza un campo in cui giocare 'in casa', hanno ormai accumulato abbastanza esperienza per potersi opporre con efficacia anche a giocate provate più volte in allenamento dagli avversari di turno.
Si va al riposo sullo zero a zero e nel secondo tempo, quando la stanchezza comincia a farsi sentire, diventa più difficile fermare le incursioni degli attaccanti.
Così, anche se non sappiamo il minuto preciso, ci pensa l'ottimo Simo Cipriani a raccogliere un passaggio sui dieci metri dei Muccati e a correre verso la bandierina a sinistra per la prima meta recchese.
Reazione d'orgoglio per i forumisti, che avanzano costantemente e poi battono velocemente un calcio di punizione a ridosso dell'acca dei nostri, pochi minuti prima del fischio finale: il bolognese Esseapostrofo (tra muccati si usa solo il nickname) pareggia.
Ma dopo i due tempi regolamentari, c'è ancora voglia di divertirsi un po', anche per resistere al clima glaciale. E allora, tutti in campo per altri venti minuti.
Difficile contare le forze in campo: probabilmente hanno giocato ventidue Orche contro venticinque Muccati. D'altra parte, nel Rugby football delle origini, le squadre erano composte da venti giocatori. E come alle origini, niente schemi: lotta accanita per la conquista del pallone, gioco alla mano e parecchie maul. Segna Lento79 per il Recco (anche lui è un forumista, ma ha indossato la maglia biancoceleste) e pareggia il capitano e guru dei muccati Radagast. Quindi, tutti in CH al… …quarto tempo, visto che il terzo è stato in campo. Per chi volesse vedere qualche filmato, basta andare su Youtube e digitare nel campo 'ricerca': 'pro recco rugby'.

mercoledì 18 luglio 2012

5. Storia delle Orche

I Cavalieri, finalmente!
A dicembre del 2008, per le Orche arriva la prima sfida con i Cavalieri di san Giorgio.
Un vero derby della palla ovale, roba da far impallidire Genoa e Samp.
Riporto quasi integralmente il commento apparso il giorno dopo l'evento sul sito degli Squali:

– Sabato 13 dicembre, al Carlo Androne di Recco, una partita attesa
da tempo con grande emozione da parte degli old biancocelesti. Sì,
perché i rivali, stavolta, erano i Cavalieri di San Giorgio. Cioé,
principalmente gli old del Cus Genova. Tra le fila delle Orche,
prima del match, una sorta di interrogativo circolava senza essere
espresso chiaramente da nessuno: come finirà? Così si è arrivati al
momento di scendere in campo: poiché i Cavalieri sono in gran numero,
si decide di giocare tre tempi da venti minuti ciascuno. Regole Golden
Oldies, con limite dei venti metri al portatore di pallone per le corse,
mischie no-contest, calci solo dai 22, ma ascensore ammesso nelle touche.
Il gioco inizia con il Recco in avanti, e gran parte del primo tempo vede
le due squadre battagliare sul filo dei 22 metri genovesi. Lo scontro
è principalmente fra i due pacchetti di mischia, con qualche veloce azione
alla mano, improvvisa. Però nessuna segnatura arriva nei primi venti minuti.
Intervallo e si riparte, con un bel numero di sostituzioni: il copione non
varia molto, con le Orche sempre in terreno avversario. E la grande pressione
biancazzurra è premiata con le mete di Sandrino e Bacci. Si arriva al terzo tempo,
stavolta non in club house ma in campo: altri giri di sostituzioni, qualche
contrattacco da parte dei Cavalieri e gioco ancora decisamente controllato dal
Recco. Terza meta di Chicco, accorciano i Cavalieri, e il suggello del 4 a 1 finale
dovrebbe essere di Nardi. Usiamo il condizionale perché, in realtà, siamo
certi delle segnature di Sandrino e Chicco, mentre per le altre due sono sorte
versioni contrastanti già a bordo campo. Figuriamoci il giorno dopo…

sabato 14 luglio 2012

4. Storia delle Orche

Cologno e Pisa, risultati alterni
Dopo la batosta modenese (mitigata da un terzo tempo da favola), il 2008 non ci vide più in campo se non per gli allenamenti. La seconda stagione per noi vecchietti cominciò a novembre 2008: fummo ospiti dei Bold di Cologno Monzese. Partita equilibrata ma conclusa con una sconfitta (uno a due) con meta per noi di Alberto. Riprendo le parole di Marco Lagazzi, che sul nostro sito scrisse:
"Un grande lavoro, in difesa ed in attacco, tra gli altri è stato fatto da Chicco, Raffa, Alessio, Cippo e Leo, ma il man of the match è stato senza dubbio Mario Massa, eroico nel placcaggio difensivo e sempre deciso in attacco".
Per una volta avevamo lasciato la Liguria sotto la pioggia per trovare una giornata di bel tempo in Lombardia; se non ricordo male, e se ho spulciato bene tra gli appunti, eravamo contatissimi: quindici–giocatori–quindici. E vai! Ovviamente, questo fatto si ripeterà più e più volte nella nostra storia: in casa, folle di giocatori, tanti da poterci permettere il lusso di schierare due formazioni, una per il primo tempo e un'altra (completa) per il secondo; in trasferta, in caso di infortuni, si doveva ricorrere a prestiti da altre squadre…
Comunque, due settimane dopo la gita a Cologno arriva a Recco il Cus Pisa: i toscani, a imitazione di quanto fatto da noi in Lombardia, arrivano in 15; nulla di fatto nella prima frazione di gioco, e risultato finale di due a uno per noi con tutte le marcature nel secondo tempo. La meta della vittoria arrivò per merito di Gian Cartoni.
In quel periodo ci allenava Ivan, e ci faceva fare 'nu mazzo tanto! Ma a qualcosa serviva…

mercoledì 11 luglio 2012

3. Storia delle Orche

Una squadra di professionisti
Come avete potuto leggere nei post precedenti, in tre partite le Orche avevano segnato quindici mete, ottenendo un pareggio e due vittorie; tutto questo a dimostrazione che quel che conta è divertirsi e partecipare a memorabili terzi tempi, ma se si vince è meglio. Infatti, la quarta partita ci riportò con i piedi per terra…
Come si può capire dal titolo di questo post, la compagine degli old Modena, ai quali facemmo visita nel maggio 2008, rispetto a noi era veramente una squadra di professionisti. Noi invece eravamo – evidentemente – ancora molto inesperti, e senza alcun dubbio la lezione ci servì.
Riporto di seguito l'articolo apparso sul sito della Pro Recco Rugby, scritto dall'ottimo Marco Lagazzi (che ha classicamente appeso le scarpette al chiodo: peccato, perché di uno psichiatra in squadra ci sarebbe bisogno…)

Modena Old - Orche Pro Recco 9-0
Ce le hanno suonate. Anzi, ci hanno suonati come tamburi. Ma era inevitabile.
Gli "old" del Modena sono ottimi giocatori, con un'età media piuttosto giovane, che giocano insieme da molti anni: come una Prima Squadra di un'ottima Società che passasse in blocco negli Old, insieme a qualche "grigione" (pochi) ancora in forma e deciso, e con una rosa molto ampia di giocatori, tutti allenatissimi e di grande esperienza.
Noi abbiamo finito sudati e distrutti, mentre loro erano belli saltellanti, da veri Old Busters, anche se formalmente avevano al loro attivo una sola uscita, peraltro stravinta pure quella.
La partita ha avuto poca storia.
Prologo. Arriviamo rilassati, vediamo una squadra strafiga in campo e diciamo: ah, guarda, c'é la Prima Squadra che si scalda già, ma erano per noi.
Primo tempo: noi mai oltre la prima fase, loro a tutto campo, con continue fucilate sulle ali. Grande confusione che i più esperti, come l'eccezionale Fabio Nardi, sono riusciti a tamponare solo parzialmente, con un immenso sacrificio personale (tanto che poi Fabio uscirà con due costole rotte).
Intervallo: quelli che avevano esperienza di gioco hanno iniziato a fare la faccia da piloni di Italia - Nuova Zelanda anni ottanta preparandosi a vendere cara la pelle, mentre i neofiti cercavano di concentrarsi anche se si guardavano attorno per capire se erano finiti in Vietnam.
Secondo tempo: ce l'abbiamo messa tutta, ma proprio tutta e anche un pò di più, ma non è bastato, il divario era spaziale.
Terzo tempo: suntuoso e amichevolissimo, i ragazzi di Modena hanno organizzato vino, birra, salami, carni, dolci a vagoni, ed hanno perfino pensato a nutrirci e benzinarci mentre, in tribuna, guardavamo la partita della Prima Squadra.
Il Modena è una bella squadra, allenatissima e preparatissima, che ha dominato in campo ed é stata magnifica, in vero spirito Old, nel terzo tempo. Ci ha insegnato che nel mondo Old non ci sono solamente squadre rilassate, ma anche atleti degni di giocare ancora, ed a tutti gli effetti, in campionato, che per età, allenamento e forma hanno un vantaggio fortissimo sui "vecchi" e, ancor di più, sui papà di giocatori della giovanile e sui neofiti che ci sono nella nostra ed in molte altre squadre. Per noi questo significherà lavorare e faticare di più, e per essere invogliati a farlo niente è meglio di una sconfitta bruciante, unita al fatto che, naturalmente, abbiamo invitato il Modena da noi per la rivincita, sia in campo che nel terzo tempo.
Per il Recco : Allegretti, Bedocchi, Bertagnon, Bertoli, Bonfrate, Cevasco, Conca, Crovetto, Di Tota, Gilbert, Lagazzi, Macchiavello, Mapelli, Molinetti, Massa, Mazza, Peri, Pastorino, Perazzo, Pozzo, Siri. Coach, Team Manager e raccattaossa: Gregorio.
Per il Modena in panchina c'erano le riserve: I Fantastici Quattro, Superman, Spiderman, I Power Rangers, Godzilla (quello che è stato placcato da Fabio), il Raggruppamento Corazzati Centauro e L'Esercito dei Cloni di Guerre Stellari, mentre in campo c'erano i titolari.
Grazie ai ragazzi di Modena per la lezione di rugby e per il bellissimo terzo tempo.
E, magari, per la rivincita toccherà a noi poveri vecchietti stupire i giovincelli, in campo e in Club House!
(Marco Lagazzi

sabato 7 luglio 2012

2. Storia delle Orche

L'avventura continua
La seconda partita disputata dalle Orche – finalmente si era ufficializzato il nome – fu in un sabato del marzo 2008: il giorno preciso non è rimasto; avversari i rossoblù del Parabiago Old Rugby Club: P. O. R. C., nuovamente al Carlo Androne di Recco.
I padroni di casa erano in trenta e, complice il ritardo del pullman dei lombardi (riprendo le notizie dall'articolo di Emy – addetta stampa della società – sul sito della Pro Recco), organizzarono una sfida estemporanea Orche contro Orche. La cosa fu presa però molto sul serio, anche troppo: il risultato fu ovviamente un paio di infortuni che esclusero dal match seguente altrettanti giocatori…
Nonostante gli spiacevoli incidenti del pre-partita, alla fine saranno cinque le mete per i biancoazzurri, e stavolta abbiamo i nomi: Bertagnon, Perazzo, Cartoni, Mulinetti ed Eschoyez.
La rivincita a maggio, per festeggiare i sessant'anni della squadra lombarda. Partimmo da Recco in 17, tentando quindi di arruolare Bedocchi jr. il quale però alla fine non scese in campo; comunque, in una giornata decisamente autunnale, ad onta del calendario, registriamo un risultato positivo con mete per Alberto, Oreste, Guido (due) e ancora Oreste a suggellare il 5–2 finale.
Insomma, le cose marciavano alla grande, con una media di cinque marcature a partita…