le Orche

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venerdì 23 dicembre 2016

Auguri a tutti dalle Orche Pro Recco Rugby Old Club

Una delle cene di fine anno più gustose e divertenti mai realizzate dalle Orche. Si è disputata ieri sera in club house; lo chef, Samu, ci ha preparato patè di fegatini di pollo e insalata russa come antipasto, ravioli di magro al burro e salvia, arrosto con contorno tedesco (mele e cavolo rosso con uvetta e cannella). Panettoni vari, anche con la crema portata da Max l'eruoe, per finire. Il tutto abbondantemente annaffiato con: birre di ogni tipo (Serghio ha portato un fusto di artigianale da 20 litri), vini bianchi e rossi, bollicine e fermi, grappe, e altri alcolici, più due tipi di 'bìcerin' (uno al caffè e uno alla cioccolata) sempre forniti da Serghio.
La serata è stata poi animata, come da tradizione, dallo scambio dei regali. Big ha fatto da presentatore, coadiuvato da ben due vallette due - Silvia e la fidanzata di Serghio (minchia, ancora?)
A me è arrivato un diploma attestante la mia attività di reporter che ho gradito molto, la esporrò in ufficio. Notevoli alcuni dei doni:
- a Dario un trancio di focaccia vegana (quasi scaduta) e una bottigia di birra analcolica
- a Criceto una microscopica sacca per trasportare… criceti, che gli abbiamo fatto indossare sul belino. Tanto era in kilt, ha fatto presto
- a Maledetto due erotici e sensuali copricapezzoli. Li ha ovviamente messi subito anche lui, ma non era sensuale manco un po'
- una bandiera irlandese a Mezucittu, che ha dovuto quindi cantare 'Ireland's call' prima di esibirsi (come tutti) a culo nudo
- a Brain un torrone, di quelli spaccadenti
- al Cerino, purtroppo, una scatola di petardi. Prima ha cantato 'Maria Nicola', ma poi ci ha bombardato finché non ha finito i suoi esplosivi
Come intermezzo Bisco ha venduto all'asta un kilt, aggiudicato ad AleUgo per 30 euri, dopo un serie di rilanci proposti da Brain e Nonno Nardi (che però ha confermato il suo braccino cortissimo fermandosi sotto i 15 €)
Peccato per gli assenti, si sono persi una serata memorabile.

domenica 18 dicembre 2016

Un altro 'Ciao Ste'

Parecchie assenze eccellenti, oggi, tra le file delle Orche: Bacci Embolo, MarioWeight, il Berta, Bisco, Big Jim, Pilu e Doc Lorenzo (gli ultimi tre presenti a bordo campo), ma questo non ha impedito a molti dei nostri di giocare anche con i Cavalieri, con il Cogoleto, col Sestri/Pegli.
Anzi, Max l'Eruoe ha pure segnato una meta per i neroverdi sestresi, proprio contro le Orche.
Ma non ci è andata poi così male, in fondo: i biancocelesti padroni di casa hanno giocato tre partite costantemente nella metà campo avversaria e molto spesso nei 22 degli altri. Il che ha portato tre mete (a una) con il Sestri/Pegli, grazie a Doc Bedo, Samu e Shaggy nell'ultimo incontro. L'una è quella di Max l'Eruoe, il mastino dei placcaggi che alla fine era compiaciuto con se stesso: «Non ho fatto neanche un avanti, mi va già bene così». Si sottovaluta.
Prima del Sestri le Orche hanno incontrato il Cogoleto, segnando con Simo, Shaggy due volte e Micky the Brain un netto poker a zero. Resterà negli annali del rugby la meta di Simonpaolo: la palla esce da una ruck circa al centro del campo, i tre quarti sono ben schierati e sfilano fino all'ala, dove si trova AleCrosta. Il quale corre più veloce che può tenendo il pallone con una mano, mentre con l'altra deve tirarsi su i pantaloncini che lo hanno abbandonato a culo scoperto…
Riesce a fare un pregevole sottomano alla Parisse verso l'interno dove arriva Cippo che entra in area di meta e segna l'uno a zero. Gli applausi sono comunque tutti per Ale e le sue braghette.
Il primo match del torneo è stato il classico derby Orche-Cavalieri di san Giorgio.
Si è ripetuto quanto già visto molto, troppo spesso: il pallino è rimasto in mano a noi per quasi tutto il tempo, con netta superiorità di possesso e di terreno. Tutto questo gran volume di gioco portava solo alla meta di Carletto allo scadere del primo tempo. La seconda frazione di gioco riproponeva lo stesso copione, e nell'ultima azione della partita i Cavalieri arrivavano in meta con una perfetta organizzazione: attacco sulla sinistra con la ruck che assorbiva i giocatori avversari e poi apertura verso destra, dove gli arlecchino in netta superiorità pareggiavano.
Qualcuno ha detto che non poteva finire così, proponendo di fare ancora un tempo ma non è stato ascoltato. Il (glorioso) trofeo Mani di Merda è stato assegnato proprio ad Ale Crosta per 'manifesta nudità', in occasione del suo show in mutande.

mercoledì 7 dicembre 2016

Un post copiato***

Mattina.
Trafelato esco dall’uscio di casa e è subito tasto rosso ascensore. Lancio a terra il borsone mezzo aperto e lo zaino mezzo chiuso. Tossisco, soffio il naso e faccio il ballo del mattone tra 27 tasche per controllo telefono-noncelo, chiavi-neanche, testa-celoforse, nell’attesa del gabbiotto a carrucola. Abbandono i bagagli e torno alla porta. Suono. Pigio ancora. Sbrigati.
Sento passi lenti ed equilibrati dalla tromba delle scale. La Signora del Quarto. Sobria. Altezzosa. Trenchata. Lancia uno sguardo. E me lo tiene addosso. Forse non dovevo occupare l’ascensore che nel frattempo è arrivato. Disapprovazione. Sento il peso sulla nuca di un nuovo ordine del giorno alla prossima riunione condominiale. Machissene. Ho la tosse, la febbre e il raffreddore. Ho la giustifica. Prima di girare le spalle mi fa capire che sono della stessa risma dei spacobotilia-amazofamilia.
Si apre la porta. Ad un “Che c’è?” infastidito, ribatto con un risoluto e pragmatico “Chiavi e telefono, sono in ritardo”.
Poi ritrovo lo sguardo della Signora del Quarto negli occhi della donna che mi ha appena aperto la porta di casa nostra. E un esaurito “Ma non è possibile!!!” rimbalza come una pallottola mai spuntata tra le trame oblique del travertino delle scale.
Ora capisco. Noto, preciso preciso, un corposo percorso di quadratoni di fango rinsecchito e fili d’erba secca che parte dall’uscio e arriva all’ascensore e si ricongiunge con i tacchetti delle scarpe che fuoriescono dal borsone come lepri ammazzate dal cinturone del cacciatore.
Sento l’ira del Folletto modalità 5 su 5 che si sta scatenando. Sento che dovevo stare a letto malato a farmi coccolare. Sento la Signora del Quarto che si starà lamentando con la Vedova del Primo, detta anche la Signora del Decoro. Sento che... Ma stasera c'era pure il sintetico...Sento che se uno è nato di campagna dovrebbe rimanere di campagna.



 ***L'autore è Ciccio Tortorello, a. k. a. MaxAm, Muccato di pregio e non solo. L'ho copiato dicendogli che non avrei citato la fonte.
Ma nel rugby c'è il rispetto, dell'avversario e del compagno di squadra.
È in gamba, però, vero?