le Orche

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lunedì 27 aprile 2015

Any given saturday (o quasi)

Sabato scorso, 25 aprile, tradizionale torneo Bertamino a Recco, per gli under 6-8-10-12. I giovanissimi hanno giocato fino alle quattro del pomeriggio, impegnandosi al limite delle loro possibilità e sicuramente divertendosi tutti moltissimo. Dominio, nelle tre categorie competitive, degli astigiani, ma riconoscimenti per tutti e la conferma che il rugby è qualcosa di più di uno sport.
A seguire, gli old dell'Arnold Roma (organizzati dal mitico Ghinetti) hanno sfidato le Orche.
Il primo tempo ha vsto un netto predominio dei romani, che si sono mantenuti quasi sempre nella metà campo ligure, e molto spesso col pallone in mano. I bianco-gialli (influenze vaticane?) non sono però riusciti a segnare, anche se pure nelle fasi difensive risultavano avanzanti, tenendo sotto costante pressione i padroni di casa.
La musica cambiava totalmente nel secondo tempo, grazie a una linea di tre quarti recchelina d'eccezione: erano in campo assieme Cippo, Carletto, Seba, Oreste*, Gian Cartoni, Bisco.
Una serie di incursioni e di sfilate del pallone portavano in meta prima Oreste, poi Carletto, poi di nuovo Oreste e sul fischio finale dell'arbitro anche il mischiaiolo Alberto per il quattro a zero finale.
A un certo punto AleUgo viene a bordo campo a chiedere un paio di scarpe perché una delle sue si è sfondata completamente, gli cedo le mie e può rientrare a fare il numero 8.
Qualche infortunio tra i vecchietti, ma nulla di veramente grave, a parte il polso di AleUgo, il nostro sergente Hartman, che lo costringerà per un po' in panchina. Ma potrà sempre farci dei briefing come questo (e in passato gli è già capitato di parlarci così):


Nel terzo tempo viene assegnato il Trofeo Mani di Merda a Gian Cartoni per i suoi cinquant'anni di avanti continuati.

*Prima di giocare Oreste mette le mani avanti: 'Ho cinque minuti di autonomia, non sono allenato'.
Sì, perché noi – che ci alleniamo tutti i giovedì – quanti minuti credi che abbiamo?

venerdì 24 aprile 2015

Noi, al nostro coach, lo vogliamo bene

Che poi magari delle volte ci possono essere dei malintesi, il nostro coach ieri sera lo diceva, cercare di far fare delle cose a un branco di pachidermi non è facile, per forza uno grida.
Anche perché sei in mezzo al campo, quelli che stanno laggiù in fondo, all'ala, o magari l'estremo non ti sentono mica sennò.
Ma noi lo sappiamo che lui è un bravo germano, e ve lo posso anche dimostrare, perché c'è un video dove si vede lui che parla con i trequarti.
Be', diciamo che parla AI trequarti…


Vedete, non è per niente cattivo, ci mette solo dell'impegno e tanta, tanta passione.
E comunque c'è un altro video, di noi che aiutiamo a sistemare la zona per i terzi tempi all'aperto, dalla parte opposta rispetto alla club house. Anche questo è allenamento, in fondo. Enjoy it.