le Orche

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lunedì 18 novembre 2013

Avrà mai giocato a rugby, Charly Gaul?

Ma la giornata di sabato merita ancora qualche parola. Leggendo le mail che circolano tra noi Orche (Orchi?), e che in parte copioincollo qui sul blog, ho riflesso su alcune cose… ;-)
 Inizia le danze mister The Brain:
«Grazie Map, come sempre...
però ANIMO! Cazzo, essere al lavoro con 'sta giornata dimmerda non vi dice niente??!!!!!!…
Una giornata di sole, gli amici, una palla ovale?
Avremo anche giocato male, ma chissenefotte, può succedere per una volta! Sembrate tutti morti!!!! E' stato bellissimo, come sempre, eccitante, come sempre, vittoria, come sempre, inviolati, come sempre… Sono fortunato e onorato di poter passare giornate così alla mia eta', in mezzo a veri rugbysti… Grazie a tutti di cuore,
TB».
Sissì, le sento già le botte di 'bulicci' da parte di chi non è tra le Orche; ma sono d'accordo con Brain, chissenefotte!!!
Poi, è stato Maledetto a calare un'altro carico:
«Ciao raga, mi associo all' ANIMO di Brain, per me sono giornate meravigliose, forse perche' avendo scoperto questo sport alla sogliola dei 50 anni apprezzo qualsiasi cosa che mi permetta di passare allenamenti e partite in completa spensieratezza. Sono tanto scarso che il trofeo M.d.M.* è per me il massimo trofeo che posso sperare di vincere.
Maledetto».
Max l'Eruoe striscia una verdina:
«Grande Maledetto! Mi associo al pensiero di Brain, forse ci siamo presi troppo sul serio, ma è stata una bellissima giornata. A giovedì, bulicci**!
Max».
Anche il nostro coach ufficiale 'scende in campo', e sintetizzo le sue due mail:
«Come si fa a mettere "mi piace" a questa mail?
Grande Maledetto.
Sarà che io non riesco ad incazzarmi per quattro vecchi sclerotici, ma bisogna prenderla più blanda. È giusto lo spirito di Brain e di Maledetto, quello deve essere il nostro obiettivo. A giovedì».
A pronunciare, finalmente, parole distensive e chiarificatrici ci pensa il Ghine:
«Ragazzi, non preoccupatevi, la prossima volta se volete una partita tranquilla senza neanche una scaramuccia vengo io. Alberto mi conosce bene, sono uno che controlla benissimo le situazione e non si arrabbia mai, neanche quando mi mordono il braccio.
Sputazzi.
Ghine».
Conclude Big Jim***:
«Le foto, Brain, veloce.
E del resto, minnifuttu…
Tanti salumi a tutti».

* per i 'foresti', il (glorioso) trofeo Mani di Merda.
** così, tanto per ribadire il concetto…
*** racconto veloce della meta di Big: forse è schierato come estremo, non si sa bene, perché all'inizio è stato chiamato per quindicesimo e gli è stato laconicamente detto che doveva giocare dal primo minuto. E basta. Comunque, gli arriva il pallone dal mediano, e lui incassa la testa nelle spalle, corre un passo e mezzo verso la NOSTRA area di meta, svolta a sinistra (nel traffico) e fila verso la linea di touche dall'altra parte del campo (il campo da rugby è largo 70 metri, per chi non lo sapesse) e quando arriva nel corridoio dei cinque metri finalmente sterza ancora una volta e va verso la meta AVVERSARIA, dove arriva – memore dei suoi trascosi giovanili all'ala – mulinando le gambe che sembra Charly Gaul sull'Izoard. E segna, con tocco a terra quasi beffardo, da fermo, si toglie il ciuffo dalla fronte e s'incammina verso la metà campo. E fa così ogni volta…

domenica 17 novembre 2013

Ieri!

Alla fine, il (glorioso) trofeo Mani di Merda è rimasto vacante. Fortemente indiziato Max l'Eruoe, per un paio di knock-on particolarmente sensazionali, ma non è stato l'unico dei tre-quarti a fare errori clamorosi, per cui se l'è scampata. E stendiamo un velo piet(r)oso sugli errori degli avanti…
Altro pretendente al titolo è stato Silent assassin, ma non per situazioni di gioco o comunque per giocate particolarmente schifose. No, vi dirò per farvi capire che è stato soprannominato là per là come 'Cassius Clay'.
Non voglio aggiungere altro sull'argomento, perché ce ne sarebbe da scrivere, un romanzo direi – e non è questa la sede.
Vorrei invece riferire le parole di The Brain, che grazie anche a uno stiramento è passato – dal suo ruolo abituale di ala – a flanker. Nel secondo tempo, mentre ero fuori, ho potuto ammirare il suo lavoro: devo dire che ne ha buscate veramente un sacco, per cui alla fine gli ho chiesto: «Come va?»
«Cazzo, mi sto divertendo come un matto!» ha risposto lapidario.
È così, giochi in mischia e ti farciscono come un tacchino – di colpi, di gomitate, di placcaggi, di manate a caso dappertutto, è più il tempo che passi steso a terra a fare l'ultimo della pila, magari non tocchi neanche una volta il pallone.
E ti diverti come un matto.
Mi vien da ripetere il concetto (anzi, i concetti):
1 – il rugby è uno sport per masochisti
2 – le mogli non possono capire…
E anche i due esordienti, Vittorio e Tazio, la loro parte se la sono caricata…
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La prossima occasione che avremo per menare le mani dare sfogo alle nostre perversioni alla von Sacher–Masoch, sarà il 14 dicembre allo stadio Carlini di Genova, ospiti dei Cavalieri di san Giorgio in compagnia dei Ribolliti di Firenze.

sabato 16 novembre 2013

Oggi!

L'incontro con il Cus Pisa è andato. Ora, mi riesce difficile dire se è andata bene o male, non so trovare le parole adatte. Cercherò di essere weberianamente avalutativo, anche se è molto difficile nel caso contingente.
Iniziamo dalla cronaca della partita, nuda e cruda, del gioco e basta: buon inizio, con Carletto che riesce a organizzare le giocate nonostante la nostra riottosità; calcio d'inizio per noi, conquista del pallone e azioni insistite sempre nei 22 avversari. Dopo qualche minuto è proprio Carletto a entrare in area di meta per l'uno a zero. Si ricomincia e si prosegue sulla stessa traccia. I pisani difendono bene, ma comincia a serpeggiare un sospetto, che non sia forte la difesa ma debole l'attacco. Comunque, circa la metà del primo tempo e Big Jim raddoppia.
Ora, è da qui che diventa difficile il resoconto.
Perché il risultato non si smuove più, nonostante il gioco sia comunque quasi sempre in mano nostra. Devo dire che il solito vizio di parlare (troppo, va da sé) in campo si manifesta con grande abbondanza, e un arbitro particolarmente pignolo spezzetta il gioco. Insomma, una partita difficilissima da giudicare, a meno di usare lo spadone a due mani e chiuderla così: abbiamo giocato veramente male.
Poi, verso il finire della terza frazione di gioco, dieci minuti aggiuntivi che hanno dato la botta finale ai nostri neuroni in apnea già da troppo tempo, anche un accenno di rissa, uno scambio di opinioni un po' troppo deciso per un match di rugby old. Ma tant'è…
A domani, altro vi narrerò, ma con miglior attitudine vi prometto.

venerdì 15 novembre 2013

Domani!

Ricordo a tutte le Orche che domani si gioca, a Recco, con il Cus Pisa; presentarsi al campo alle ore 12:00 muniti di regolamentare divisa da gioco: maglia, scarpe, calzettoni. Ricordarsi assolutamente mutande e pantaloncini; ondeconciòssiacosacché:
– qualcuno porti con sé una scheda Sky, almeno nel terzo tempo possiamo  vedere Italia–Fiji
– purtroppo non è assicurata la focaccia al formaggio
– il (glorioso) trofeo MdM è attualmente vacante; vi ricordo i detentori succedutisi nel tempo:
     – Max l'eruoe
     – Bacci
     – Biscia
     – Shaggy
     – Berta filava
     – Carlito
Il tempo prevede giornata umida, con probabili piogge almeno durante la mattinata, il che renderà il pallone particolarmente scivoloso e infido; per fortuna è ovale e noi lo maneggeremo alla perfezione, come sempre…
Il fatto che ci saranno degli esordienti non esime i veterani dalla preoccupazione; Pilu potrebbe fare l'arbitro, se non riesce a giocare, e anche l'arbitro può vincere il trofeo MdM (vedere quiqui)
A margine, se qualcuno volesse saldare i conti per il viaggio in Irlanda, sarà ben accetto; altresì sarà ben accolto chi si presentasse fornito di macchina fotografica.
Se vimu!








venerdì 8 novembre 2013

Ireland tour 2014 II

Ok, abbiamo dormito un po', e questo ci costerà qualche euro in più per l'aereo, ma il tour è salvo.
A marzo saremo a Dublino, per l'incontro del Sei Nazioni tra Irlanda e Italia e per giocare un match contro una squadra old di lassù.
Che ci imbottirà come un panino, probabilmente, ma cercheremo di vendere cara la pelle.
Intanto, l'ostello prenotato si vanta di essere vicino a molti siti interessanti nella città, come la cattedrale di san Patrizio e il castello, ma anche alla fabbrica della Guinness – e ciò non è male…

lunedì 4 novembre 2013

Ireland tour 2014

Stamattina ho prenotato un ostello a Dublino, meno di trenta euro a testa a notte. Buono, ma la mazzata è giunta improvvisa: il prezzo del biglietto aereo è lievitato di circa cento euro, pare.
Io andrei lo stesso, ma ovviamente posso decidere solo per me. Temo che il tour irlandese sarà cancellato…