le Orche

le Orche

sabato 12 dicembre 2015

del rilassamento generato dal gioco del rugby football

Se volete apprezzare il rugby, il gioco del football secondo le regole del college inglese reso celebre da William Webb Ellis, potete vedere qui, oppure qui.
Oppure potete fare come me, oggi. Al mattino in ufficio, a grattare rogne su rogne. Poi, all'uscita, mi sono messo in moto e sono andato a Cogoleto, a raggiungere le Orche per il torneo <Ciao Ste' 2015>.
Alla fine ero stanco, come tutti quelli che sono scesi in campo, ma soddisfatto.
Breve cronaca degli incontri: si inizia col Cogoleto, due mete per noi con Embolo e Mario Weight. Partita a senso unico, ma nella quale ci siamo esibiti in una serie di 'avanti' fenomenale. Ne parlo dopo, per il (glorioso) trofeo Mani di Merda.
Dopo un lungo stop affrontiamo la mista Sestri/Imperia (nella quale trovano posto anche alcuni delle Orche). L'andamento stavolta è altalenante, dopo il nostro vantaggio con Della subiamo la rimonta avversaria, risultato ribaltato grazie a Paolone e Big Jim (che realizza una doppietta).
Da segnalare la seconda meta del nostro Bigghe: raccoglie un pallone che rotola autonomamente nel fango, mentre i giocatori stavano rotolandosi un po' più in là, e parte come un razzo...
No, parte con i piedi a papera, perché il terreno era più simile alle sabbie mobili in quel punto. Eleganza poca, ma efficacia massima e 4 a 3 per noi.
La chiusura della giornata era tra noi e i cugini rivali. I Cavalieri di san Giorgio. Che ci hanno messo sotto in un match bello ma con momenti di tensione (e qualche cazzottone) poco piacevoli da vedere nel rugby old. Ma forse proprio perché siamo vecchi e abbiamo nelle nostre corde il gioco di anni fa, le spigolosità, i colpi proibiti, i litigi - diciamolo pure - fanno appunto parte del gioco.
Carletto ed Embolo segnano per noi, ma non bastano contro le tre mete avversarie.
Il (glorioso) trofeo Mani di Merda non è stato assegnato, rimarrà quindi vacante fino al 23 gennaio prossimo quando disputeremo il test match con il Civitavecchia a Recco. Tutto ciò nonostante i parecchi 'knock-on'. Personalmente ho raccolto un calcio d'invio avversario e sono riuscito a fermarlo prendendolo con le mani, ovviamente, e aiutandomi con la mascella. Non è stata proprio una bella esperienza, ma non ho fatto avanti, quindi bene così. Infine, a dirla tutta, è stata lanciata la proposta di lasciare le manone ancora al detentore, Shaggy, ma era solo uno scherzo.

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