le Orche

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lunedì 9 giugno 2014

VIII Torneo delle Repubbliche Marinare

Tanto tuonò che piovve, verrebbe da dire. Dài e dài, la tanto agognata affermazione in questo torneo old così atipico è finalmente arrivata. Atipica la tenzone, perché nonostante i proclami dei vari decaloghi old, la faccenda è agonistica. Neanche troppo velatamente.
A dare man forte (almeno così si sperava) alla selezione della Repubblica rossocrociata, il cui grosso della truppa era costituito dai Cavalieri di san Giorgio*, sono intervenuti da Recco Allegretti, Di Caro,  Mapelli, Nardi, Ugolini.
Ma sia chiaro: di nuvole in cielo, pessu! Anzi, il clima si è rivelato estivo, all'improvviso, con un certo anticipo sul calendario; per fortuna la copertura della gradinata principale del Carlini forniva adeguata ombra, se non proprio frescura, ai panchinari e ai figuranti in costume medievale (con tanto di elmo metallico, alcuni).
Veniamo al gioco: iniziano Venezia contro Amalfi, e i campani si impongono contro ogni pronostico per una meta a zero, iniziando quindi a sorprendere i presenti. A seguire, Genova supera Pisa sempre per uno a zero, con meta di Martino che riceve l'ovale in posizione di ala ed entra in area con una certa tranquillità, andando a segnare in mezzo ai pali.
Poi, l'incontro Amalfi–Pisa è dominato dai biancoblu, che concludono sul quattro a zero. Genova risponde con lo stesso risultato, quattro mete: segnano Gropplero, Quiroga, Capalbo e Maggiolo.
Rimangono in campo i genovesi per affrontare Amalfi in quello che risulta così essere una vera e propria finale: Ricchebono due volte, Angelo Olivieri e di nuovo Maggiolo suggellano l'affermazione zeneise.
Memorabile terzo tempo, con cibi sopraffini, ottime birre e idem per i vini, canti, frizzi e lazzi, ricco premio (il Trofeo delle Repubbliche) e cotillons (o forse no, ma la citazione era d'obbligo).
L'anno prossimo, per la nona edizione, le squadre saranno ospiti della Serenissima Repubblica di Venezia e allora, citando le testuali parole di uno** dei biancoverdi presenti in campo: «Ci sarà da divertirsi».

Classifica finale
Genova punti 6 (mete 9/0)
Amalfi 4 (5/4)
Pisa 2 (1/5)
Venezia 0 (0/6)

*La bandiera genovese è proprio il vessillo di san Giorgio, croce rossa in campo bianco, che dal 1190 circa fregiò per lunga pezza anche le navi degli inglesi, i quali pagavano congruo affitto del drappo stesso pur di avere via libera (e adeguata protezione dai Saraceni) nel Mediterraneo.
**Pennabianca, uno degli organizzatori dei Muccati – la selezione di Rugby.it.

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