le Orche

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sabato 17 maggio 2014

Uh! Quante cose da raccontare…

Una giornata iniziata a un orario non impossibile, diciamo verso le dieci e mezza, e terminata parimenti a un orario non impossibile, nemmeno dodici ore dopo. Eppure è stata una giornata lunghissima, per vari motivi. Si parva licet, oso ricordarvi le parole di Leonardo da Vinci, "La vita bene spesa lunga è".
E noi abbiamo speso la nostra vita odierna in quel di Asti, al torneo ben organizzato dai Taka'tani.
Siamo tornati in campo, noi Orche, dopo una pausa insolitamente lunga, l'ultimo nostro match risaliva al 7 marzo scorso, quando in terra irlandese abbiamo affrontato il Royal College of Surgeons in Ireland.
E forse per questo motivo abbiamo affrontato i padroni di casa con la testa fra le nuvole, o credendo che il pallone ci sarebbe arrivato in mano da solo, magari richiamandolo come si fa col cane, un fischio e lui è lì…
Per cui, il primo tempo della prima partita ci vedeva soccombere per due mete a zero. Perché se non si sale in difesa, gli avversari il buco lo trovano prima o poi, e se non si placca il proprio avversario diretto, ecco lì che il buco è trovato.
L'arbitraggio della prima partita non è stato granché, ma non facciamo i calciatori, diciamo che comunque va bene così, lo stesso. Nel secondo tempo la musica cambia, e il nostro Gaucho intercetta un passaggio dei piemontesi nei nostri ventidue, galoppando col sostegno di Bacci e riuscendo a concludere in meta. Poi, una nostra maul porta Andrea Seal a pareggiare, 2 a 2 e risultato che non cambierà più. Insomma, qualche errore di troppo, ma le touche hanno funzionato bene, e la nostra imbattibilità continua.
Purtroppo dobbiamo registrare l'infortunio a Olly, frattura di radio e ulna che ci ha privato di lui e di Doc Lorenzo che lo ha accompagnato all'ospedale.
Il secondo incontro ci vede affrontare i Barberans Alessandria (vino e rugby) e stavolta le cose vanno decisamente meglio, da subito. Ben presto riusciamo a creare il sovrannumero sulla sinistra, dove Shaggy riceve e segna la prima meta. A seguire è Carletto a perforare due volte la difesa alessandrina; la seconda meta sua merita una trattazione particolare, che pubblicherò domani.
Terzo match con i torinesi Highlanders: il copione rimane invariato, ancora Shaggy e Carletto fissano lo score sul 2 a zero. Due vittorie e un pareggio ci danno la vittoria nel torneo: riceviamo una bella coppa che esporremo in club-house e una banconota da mille euro, che temo avremo difficoltà a cambiare. La seconda puntata domani, adesso è ora di leccarsi le ferite che per fortuna sono solo fisiche: il morale è sanissimo…

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