le Orche

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domenica 18 maggio 2014

Altri narrabili eventi del torneo di Asti

Iniziamo con un dato statistico: questo è il centesimo post del blog delle Orche. E ora passiamo a cose più interessanti, terminando la cronaca della giornata e riportando qualche citazione meritevole.
Ci siamo ritrovati a corto di uomini di mischia, l'altro ieri, per cui abbiamo spremuto per bene il rientrante Doc Bedocchi: è il più old dei nostri old e col torneo di ieri ha ufficialmente ripreso l'attività dopo un intervento agli occhi lo scorso ottobre. Avevamo sì celebrato l'evento del suo addio al gioco giocato, ma sotto sotto sapevamo tutti – lui per primo – che si trattava di uno stop temporaneo.
Spiace per le numerose assenze, ci sono mancati Brain, Big Jim, l'Uomodelcerino, Cippo, Duro, Teo, Biscia e magari anche altri che mi sfuggono. Il prossimo impegno delle Orche sarà il 14 giugno alla Spezia, per il torneo degli Amici di Cosimo: potranno recuperare là.
Oltre al trofeo messo in palio dagli astigiani, il nostro Carletto ha vinto il premio come Man of the Match (Man of the Tournament, in realtà). E veniamo alle citazioni:
Raffa, il semi-capitano (ha condiviso i gradi con AleUgo), al momento di avviarci verso casa ha sintetizzato il tutto in: 'Ma quanto ci divertiamo'.
Olly, prognosi di quaranta giorni di gesso al braccio, rivolto a Doc Lorenzo: 'Pensi che riuscirò a giocare ad Aosta il 21 giugno prossimo?'
E Lore di rimando, guardando di sbieco l'ingessatura: 'Vai tranquillo, Olly, ci sarai sicuramente!!!'.
Siparietto tra Carletto e AleUgo al termine della partita con i Barberans: punizione a nostro favore, più o meno sui 22 avversari; l'arbitro dice 'Se la calci fuori l'incontro è finito' (eravamo sul due a zero per noi).
Ale: 'Calcia fuori, Carletto'
Carlo: 'No, giochiamo che facciamo un'altra meta'.
A.: 'Calcia fuori, non ci reggiamo più in piedi'
C.: 'No, no, giochiamo che segniamo ancora'
A.: 'Sì, belìn, e chi la fa la meta?'
C.: 'Ci penso io, non preoccuparti'
A.: 'Va be', fai un po' come ti pare, ma se la calci fuori è meglio'
Carletto calcia per se stesso, parte, finta il passaggio, entra nell'esiguo spazio tra due avversari, corre a zig zag ubriacando i Barberans e tocca a terra l'ovale in meta. Chapeau.
Infine, il (glorioso) trofeo Mani di Merda è andato ex-aequo al gaucho Claudiano e al fratturato Olly, con (poco) democratica votazione da parte di ex detentori del titolo e ultra cinquantenni.

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