le Orche

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domenica 24 gennaio 2016

Buon rugby a tutti

Una giornata di quelle che ti riappacificano col mondo. Almeno, per me è stato così, e a giudicare dai commenti di molti presenti ieri a Recco non sono l'unico a pensarla in questo modo.
Una giornata di rugby, una giornata ideale per il rugby; peccato che non piovesse, ma tanto sul sintetico del 'Carlo Androne' il fango non ci sarebbe stato, quindi...
Ringraziamo gli amici di Alessandria e Civitavecchia che ci hanno fatto visita, questi ultimi in pochi (ma buoni) e perciò ancor più meritevoli di elogi.
Le Orche erano invece presenti in gran numero: facciamo prima a dire che a bordo campo c'erano solo Lorenzo the Doc e Big Jim a guardare (e fotografare) e a fare le comari. Soffrendo perché non erano in campo. A dire il vero anche Walter non ha giocato, ma causa sfiga dell'ultimo secondo: ha preso un pestone durante il riscaldamento (bisogna dire che noi Orche siamo specialisti in questo campo) e ha dovuto fermarsi in panchina. Non per niente lo chiamiamo Roborot.
Veniamo ai match: si parte con i Barberans (stupa, 'na butta) che iniziano di gran carriera e ci costringono nella nostra metà campo per parecchio. La difesa di Recco in qualche modo tiene, e a conclusione di un contrattacco portato avanti da Claudiano e Dario sulla sinistra, con diversi passaggi tra loro due, c'è l'inserimento di Shaggy che segna l'uno a zero. Da lì si prende confidenza, e pur commettendo ancora qualche errore clamoroso i padroni di casa segnano ancora tre volte, con Gatti, Della Scala e Costa. Poi si gioca con i laziali e segnano due mete 'coast to coast' Bisco e Bacci; questa seconda meta, arrivata sull'ultima azione del match, è stata piuttosto contestata dai nostri avversari, ma il regolamento degli Oldies è chiaro: dalla mischia non può partire il numero otto ma il mediano sì, anche se il pallone non gli è arrivato da un compagno ma lo ha raccolto lui stesso.
Bel terzo tempo, con menù tipicamente genovese: pasta al pesto, cima e 'bugie', dolcetti fritti tipici del Carnevale. A conclusione, elezione del vincitore del (glorioso) trofeo Mani di Merda, andato ad Ale Ugo per essere riuscito a farsi espellere: era entrato in campo col neurone già mezzo bruciato e ha sfanculato tutti, avversari compagni arbitro e spettatori. Naturalmente tutto è finito al terzo tempo, nessuno si è offeso, e il prossimo match sarà in Irlanda a inizio febbraio.

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