le Orche

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sabato 15 marzo 2014

Ireland's call IV

Ladies and gentlemen,
cari e più o meno affezionati lettori del blog delle Orche Recco rugby old club, riporto qui uno scambio di mail tra partecipanti al tour Dubliners di marzo 2014. La prima – a tratti ermetica, o meglio criptica, per la maggioranza dei lettori – proviene da Shaggy, altrimenti detto Succedaneo:
«Intanto grazie Map per i tuoi sempre puntuali resoconti, però, a onor del vero mi sembra giusto far presente che i giovani d'Irlanda hanno iniziato e proseguito per tutto o quasi il primo tempo in 12 e non in 13. Il tredicesimo s'è visto dal secondo tempo ed in quindici ci sono stati solo per un minuto e 12 secondi circa del terzo.
Ma se contiamo i buchi nei fasci muscolari fanno 102, se invece li guardiamo come contratture fanno 204.
Comunque bravi tutti lo stesso, non gli mancava certo il fisico.
Grazie ragazzi, tre giorni magnifici che spero quanto prima di ripetere.

Il vostro chauffeur di fiducia
Shaggy»
La risposta è di Bastian Contrario, cioé mia, alias il Biondo, alias altro ancora ma lasciamo correre. Il buon Shaggy, bravissimo ragazzo, veloce ala, calciatore pentito e convertito al rugby (quindi apostata, per l'italiano medio), non ha a mio modestissimo avviso eccelse doti di pilota, né tampoco il mezzo adatto a essere pilotato:
«Caro Shaggy e gentlemen tutti,
nel 1908, quando Bob Deans morì, chiamò veramente i nipoti al suo capezzale per dir loro che la sua meta contro il Galles era valida o si tratta solo di una leggenda? A noi, a tutti noi, piace pensare che sia vero. Non lo sapremo mai, veramente, ma ciò non è importante, non lo è affatto. Buona notte
il Biondo
p. s.

Ho avuto la fortuna di salire su un'auto guidata (anzi, pilotata) da un campione italiano rally 2° serie. Mi ispirava più fiducia lui, quanto a chauffeurs»
E la conclusione non poteva essere che di the Brain:
«Caro Biondo,
grazie del dettagliato resoconto. E' stato bellissimo, vi ringrazio tutti, proprio tutti, di esistere e delle emozioni che mi fate provare.
Non so cosa disse Bob Deans, so solo che io tutti i cazzo di giorni che mi separeranno dal trapasso, al risveglio e prima di dormire, dirò che la mia era meta.

Talvolta aggiungendo una bestemmia a seconda dell'umore.
Per shagghizzarmi, aggiungo al racconto che dopo la tua meta sui cinque, qualcuno è riuscito ad acchiappare il pallone e ha impostato una ruck, Bacci ha aperto sulla chiusa saltando Max e me l'ha passata, il resto è tutta colpa di Claudiano jajaja!

Baci
The Brain
»
Per chi non è su Facebook, per chi non le ha avute da the Brain, per chi non sa come condividerle e per chi non è delle Orche, né di Recco, eccetera, le foto del tour Dubliners sono qui.

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