le Orche

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giovedì 5 settembre 2013

Siamo sopravvissuti

Due post in un giorno, datosi che l'evento merita. Ma voglio solamente fare un banale resoconto cronologico di quel che stasera si è visto in quel di Recco.
Il titolo di questo secondo post mi è stato suggerito da OneManBand. Sì, quello che canta e porta il cristo. Alla fine dell'allenamento e della cena.
È molto piacevole ritrovarsi con gli amici dopo un paio di mesi di pausa estiva; anche stasera faceva caldo, in effetti, perché l'estate non è mica finita. E per rinfrescarci, giri di campo, skip, allunghi e scatti, balzi e ancora giri di campo. Il tutto, inframmezzato da un po' di stretching guidato da Uomodelcerino.
Uomodelcerino, nella vita (nella vita normale, intendo, a parte il rugby), fa l'insegnante. Quello che una volta si chiamava il maestro elementare, ma stasera abbiamo pensato che la sua scuola in realtà sia a Guantanamo
Oddìo, non è che coach  Zeus e Giova siano stati da meno: il secondo ci ha fatto fare i balzi (oltre lo skip e le corse) e il primo giri di campo a tutte le velocità possibili.
Comunque, ritrovare Teo e Mail (Marione), Tortellino e The brain, il pericoloso Silent assassin (il nickname dice tutto) e Dudu più gli argentini – tutti assieme, è una goduria. Le mogli non possono capire, mi spiace.
Peraltro, nessuno di noi ha intenzione di spiegare, ché sarebbe 'nutile.
Bene, dopo il mazzo (solito) con l'atletica e le corse, giochiamo al tocco.
Senza correre. Si gioca con le regole consuete, ma non si corre: si sculetta a passo di marcia, che sembriamo tutti delle checche isteriche ma sghignazzanti.
Finché il coach non si rompe il belino pure lui di quella pantomima e dà il break: «Ora tocco normale, si corre».
Si conclude così la parte sul campo. A seguire, club house per il terzo tempo. L'ineffabile Lu ci annuncia: «Ho scongelato il pesto».
«Ricongelalo, stasera pasta con la 'nduja e il peperoncino di Pilu». Antipasto, capocollo calabrese, salame piccante e salame di fegato portato da Primiano. Oltre alla birra, aglianico di Max l'eruoe.
La pasta – per me, normale – ha fatto sudare non poco lo stesso Pilu, e versare calde (ovviamente) lacrime a più di un pilone. Per fortuna (per loro), il vino ha contribuito ad assorbire il piccante. Anche se Biscia era dichiaratamente ciucco perso e straparlava (ma forse straparla anche da sobrio, non so…)
Ok, tutto qui. Limoncino finale, sigaretta per chi fuma, ci si vede giove prox.

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