Grande giornata di rugby ieri a Sesto Fiorentino, insieme con i Cavallo di Bastoni di Ferrara.
Il solito gruppo ristretto di Orche (diciannove) ha affrontato la tempesta che affliggeva la Liguria e si è recato in Toscana; al nostro arrivo là, non pioveva. L'acqua ci ha allietato solamente mentre eravamo in campo, finito il triangolare ha smesso.
Così il campo ha condizionato pesantemente il gioco: non lo definirei proprio come una palude, sembrava piuttosto una gettata di cemento bello fresco che dopo un minuto di gioco ci aveva reso tutti uguali. Color fango.
Iniziano le danze i padroni di casa con gli emiliani, pareggiando uno a uno, e poi noi abbiamo disputato gli altri due incontri per terminare quando le tenebre stavano per avvolgerci.
Il terreno favoriva ovviamente le difese, aprire il pallone verso le ali era un azzardo; le poche volte che l'abbiamo fatto, nonostante avessimo uomini molto veloci come Della, Mario Weight, Shaggy, non siamo riusciti ad arrivare in meta.
Così, pur controllando il pallone per la quasi totalità del tempo in entrambe le partite, abbiamo portato a casa solo due pareggi zero a zero.
Sugli scudi i fratelli Pastorino, che conquistavano terreno sempre, anche nelle fasi difensive; il (glorioso) Trofeo Mani di Merda è andato a Della Scala, con la motivazione: 'Troppo uso di sciolina'.
Terzo tempo veramente sontuoso, con trippa e lampredotto in diverse presentazioni: antipasto freddo, risotto (caldo...) e in umido. Menù alternativo per chi non gradiva la trippa (non sanno cosa si sono persi) e alla fine qualcuno ha chiesto il lampredotto con la nutella, ma non era disponibile (comunque il dolce c'era, e buono pure quello). Per l'anno prossimo sarà meglio farci un pensierino: la parziale delusione del campo, dove meritavamo di raccogliere qualcosina in più, la consolazione del cibo è stata ottima e abbondante. E nonostante l'assenza di Bigghe e dell'Uomodelcerino, siamo stati gli unici a cantare (olidin olidena).
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