le Orche

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domenica 30 giugno 2013

Aosta si avvicina

No, non si avvicina per la tettonica delle placche (o a zolle), né per la deriva dei continenti: si avvicina nel tempo.
E nel tempo altri temerari si sono aggregati al gruppo; di seguito l'elenco aggiornato: 
1 Apollo Raffa
2 Annunziato
3 Mezzalira Bacci
4 Igor Shaggy
5 Pussy Doc Bedo
6 Fumé (Maledetto)
7 Berta filava
8 Rescuer (Lore)
9 Casanova
10 Franz von Groppler
11 Max l'eruoe
12 Carletto
13 Andrea Seal
14 Map the gap
15 Mario Weight
16 Massone
17 Silent assassin
18 Chris
19 Micky the Brain
20 Zeus Albe
21 Big Jim
22 il Tolla
Ventidue, il minimo sindacale per un torneo, anche se qualche defezione dell'ultimo secondo ci sarà. È fisiologico.

mercoledì 26 giugno 2013

Ca custa lon ca custa

Ca custa lon ca custa, cioé, 'costi quel che costi'. Non è un motto di epoca fascista, ma precedente; fu adottato da vari battaglioni, alpini va da sé, e in versione completa recita 'Ca custa lon ca custa, viva l'Austa'. Costi quel che costi, viva Aosta.
Si trova in Eritrea inciso sulla seconda trave del ponte di Dogali 'generale Menabrea', sulla strada tra l'Asmara e Massaua. Il ponte fu costruito agli inizi del secolo scorso (stiamo parlando del Novecento, 'gnorantoni!) da militari per lo più piemontesi (e si capisce quindi il perché di tale scritta).
Tutta questa pappardella per annunciare pubblicamente, gaudium magnum, che il 20 luglio prossimo saremo in quel di Aosta, per l'appunto, nell'ultimo torneo della stagione 2012/2013.
Al momento siamo ancora un po' risicati, i primi caldi forse hanno fatto ripiegare il capino ai più, ma spero di arruolare altri temerari giovedì prossimo.
Gli ardimentosi, per ora, rispondono ai nomi di:
Apollo Raffa
Annunziato
Mezzalira Bacci
Igor Shaggy
Pussy Doc Bedo
Gian Pilu
Casanova
Max l'eruoe
Carletto
Map the gap
Mario Weight
Massone
Chris
Micky the Brain
Zeus Albe
Big Jim
il Tolla.
Se veramente il caldo vi affloscia, o miei baldi team mates, sappiate che si gioca ad Aosta, e non a Massaua: tra l'una e l'altra ci sono oltre 7000 (settemila) chilometri di distanza…

martedì 11 giugno 2013

VII Torneo delle Repubbliche marinare (…n'ata vota…)


Pubblico quanto ricevuto da zio Tarzàn; non ho avuto modo di controllare con adeguata precisione i nomi dei partecipanti, per cui sono certo che ci sarà chi troverà da ridire.
Ma – absit iniuria verbis – me ne impippo.
Ribadisco peraltro che l'anno prossimo si giocherà in casa, tra le mura della Superba, e chi ha orecchie per intendere, intenda.
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VII EDIZIONE DEL TORNEO DELLE REPUBBLICHE MARINARE
ovvero
Mancò la fortuna non il valore, Alessandria d’Egitto 111 Km
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Tirrenia, Centro Sportivo Coni l’8 giugno 2013
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Franchigia Genovese composta da:
Allegretti (capitano), Quiroga, Sposaro, Balducci, Capalbo, Durelli, Ricchebono, Nicosia, Di Tota, Saturnino, Gropplero I, Martino, Lerda, Ugolini, G. Oliveri, Pizzagalli, Principe, Galiberti, Mapelli, Mantovani, Peri, Boero, Conti, A. Olivieri, Scarpa, Vassallo, Micco, Annunziato, Lagomarsino, Morasso, Parodi, Rotella, Pittaluga, Mangiapanello, Costa.
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Genova 1 – Venezia 4
E’ mancato solo un soffio al raggiungimento dell’obiettivo che ci si era prefisssati con i contubernali recchellini; ha fatto difetto un po’ di concentrazione nella partita con Venezia, che vedeva schierato il miglior XV possibile a nostra disposizione. Una insufficiente comunicazione tra reparti, una svista, un placcaggio mancato e ci ritroviamo con ancora le maglie pulite ma sotto di due mete.
L’affanno di correre contro il cronometro dell’arbitro – un po’ bisteccone e parecchio incompetente – ed un avversario bravo ed ordinato che placca tutto quello che di bianco si muove al di sopra dell’erba e ne prendiamo altre due. Il punto dell’onore è stato messo a segno dall’ovunque presente Alessio Costa.
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Genova 1 – Pisa 0
Un po’ di riposo ed è già tempo di affrontare Pisa; è questa la partita psicologicamente più difficile perché la compagine toscana è (a tacer d’altro) la più spigolosa di tutte e bisogna affrontarla con ancora in testa i quattro rimbombi veneziani. Ma ecco il miracolo, ecco il segno divino e come durante un furioso temporale la nuvolaglia si dissolve penetrata dal poderoso sole così a conclusione di una furibonda ruck se ne esce il recidivo Costa che, solitario, nel gelo che scandaglia la profondità dei cuori pisani, si invola verso la lontana area di meta segnando il punto della Vittoria.
I resti di quella che fu tra le più agguerrite squadre old ritornano in disordine e senza speranza agli spogliatoi che avevano lasciato con orgogliosa e sfrontata sicurezza.
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Genova 6 – Amalfi 1
Quella con Amalfi è stata una bella partita di rugby old con gente dal giusto tasso di vetustà, con una robusta dose di simpatia, che aveva voglia di divertirsi e di far divertire. Non c’è stata storia nel punteggio [mete di Gropplero, Capalbo, Pizzagalli e Ricchebono (3)] ma tutto da imparare dai coloriti frizzi goliardici e dagli irrituali incitamenti azzurri provenienti dalla tribuna.
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Tutti bravi, e non solo quelli che hanno avuto in sorte di segnare o di giocare nelle formazioni vittoriose. Il brillante secondo posto – a distanza di un punto dalla vincitrice Venezia - la dice tutta e con chiarezza sulla riuscita dell’esperimento della Franchigia Genovese che va senza meno approfondito e amplificato.
Un grazie dunque, senza se e senza ma, agli Amici di Recco ed al loro Capitano Allegretti che hanno reso possibile questa bella esperienza.
Una parola in più per Franz Katerpillar Von Groppler non perché abbia meritato più degli altri ma perché più degli altri, più di tutti gli altri, è sempre comunque pronto a lanciare la stampella sui reticolati avversari; ogni partita è una sfida al mondo ed alla fine i conti tornano sempre: per lui due più due fan sempre cinque.

Terzo tempo un po’ opaco in locali da mensa del dopolavoro ferroviario con luci e sapidità da mensa ospedaliera. E’ stato dunque naturale finire a caccia di chianine e concludere l’evento in una braceria in cui l’oste, tanto perché l’attento lettore possa capire, ad un certo punto della serata ha dovuto innalzare il cartello “non c’è più carne”; in compenso ha però esatto il pagamento anche di quella che non ci ha dato. Da segnalare nell’occasione la virtuosa esibizione canora di don Luciano (better known as Big Jim) - accompagnato alla controvoce dai chierichetti Mantovani & Martino & Mapelli (M&M&M bros) - che ha avuto il merito di illustrare, agli ignari pargoli presenti, le vette di lirismo che possono essere raggiunte con qualche fiasco di buon Chianti sul tavolo.
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Dalla C. N. N. è tutto, felice e contento also sprach
Zio Tarzàn

domenica 9 giugno 2013

VII Torneo delle Repubbliche marinare

Ieri, sabato 8 giugno 2013, si è svolto a Tirrenia, sui campi dell'Accademia Federale Rugby, il settimo Torneo delle Repubbliche marinare. Genova era presente con una selezione composta da Orche Pro Recco e Cavalieri di san Giorgio. Da Recco partecipavano: Allegretti, Balducci, Costa, Di Tota, Durelli, Lagomarsino, Lerda, Mapelli, Peri, Rotella, Ugolini, Annunziato. Arrivati a destinazione, incontro un Muccato (nickname Penna Bianca) che gioca con Venezia e mi conferma quanto già circolava negli spogliatoi del Carlini e dell'Androne: «Occhio che qui c'è molto agonismo in campo».
Cioè, qui si gioca per vincere, alla faccia del rugby old.
Il cielo è coperto, la temperatura calda ma non troppo; terreno di gioco in condizioni perfette. Verso le 15:30 la sfida tra i biancorossi di Genova e i biancoverdi di Venezia apre le danze; nei primi minuti i nostri avversari riescono a segnare due mete, entrambe le volte con penetrazioni sulla sinistra del nostro schieramento difensivo. Sono mancati un po' i placcaggi, probabilmente più per una certa lentezza nella difesa che per reale inferiorità tecnica. Il primo tempo si chiude sul 3 a 1 per i veneziani, che vincono alla fine per quattro mete a una (Ale Costa il nostro marcatore), meritatamente, certo – ma anche grazie a nostri errori.
La nostra seconda partita è contro Pisa, composta sostanzialmente dai Pirati (Cecina, Livorno, Pisa), organizzatori del torneo. L'incontro è molto equilibrato e rimane a lungo sullo zero a zero, ma certo non c'è da annoiarsi: in parecchie occasioni ci sono scintille in campo e diversi 'scambi di opinioni'…
Comunque, nuovamente Ale Costa trova un varco nello schieramento dei neri e parte in progressione. Apparentemente era poco convinto, in un primo momento, poi accelera e con la coda dell'occhio controlla gli avversari che lo inseguono, riuscendo a tuffarsi in meta. Rimarrà l'unica meta della partita, e ci consegnerà la vittoria.
Ultimo match, con Amalfi a corto di giocatori e sicuramente più stanchi di noi; con loro scende in campo anche il nostro Di Tota.
Ma il rispetto dell'avversario, nel rugby, è anche questo: so che vado incontro a una sconfitta certa, ma scendo in campo e faccio del mio meglio, senza nascondermi e giocando lealmente. Oppure so che sono favorito, ma gioco senza prendere in giro l'avversario: il risultato finale scaturirà dal gioco, non dalle finte. Infatti, sarà un 6 a 1 per Genova – il che non è comunque una punizione per i campani, ma espressione di quanto visto (e fatto) in campo.
Il match che chiude la giornata, e che deciderà la classifica finale, è tra Venezia e Pisa. Il fischio finale è arrivato con qualche minuto di anticipo sul tempo previsto a causa degli scontri troppo decisi tra i giocatori. Non ho assistito direttamente agli ultimi momenti della partita, per cui posso solo riportare quanto mi è stato raccontato. In breve, il succo del discorso è che la partita è finita in rissa, e si è chiusa sullo zero a zero. Qui sotto, risultati e classifica; il prossimo anno il torneo si disputerà a Genova.
Venezia–Genova 4–1
Pisa–Amalfi 1–0
Genova–Pisa 1–0
Venezia–Amalfi 4–0
Genova–Amalfi 6–1
Venezia–Pisa 0–0
classifica
 Venezia p. 5
Genova 4
Pisa 3
Amalfi 0