Ca custa lon ca custa, cioé, 'costi quel che costi'. Non è un motto di epoca fascista, ma precedente; fu adottato da vari battaglioni, alpini va da sé, e in versione completa recita 'Ca custa lon ca custa, viva l'Austa'. Costi quel che costi, viva Aosta.
Si trova in Eritrea inciso sulla seconda trave del ponte di Dogali 'generale Menabrea', sulla strada tra l'Asmara e Massaua. Il ponte fu costruito agli inizi del secolo scorso (stiamo parlando del Novecento, 'gnorantoni!) da militari per lo più piemontesi (e si capisce quindi il perché di tale scritta).
Tutta questa pappardella per annunciare pubblicamente, gaudium magnum, che il 20 luglio prossimo saremo in quel di Aosta, per l'appunto, nell'ultimo torneo della stagione 2012/2013.
Al momento siamo ancora un po' risicati, i primi caldi forse hanno fatto ripiegare il capino ai più, ma spero di arruolare altri temerari giovedì prossimo.
Gli ardimentosi, per ora, rispondono ai nomi di:
Apollo Raffa
Annunziato
Mezzalira Bacci
Igor Shaggy
Pussy Doc Bedo
Gian Pilu
Casanova
Max l'eruoe
Carletto
Map the gap
Mario Weight
Massone
Chris
Micky the Brain
Zeus Albe
Big Jim
il Tolla.
Se veramente il caldo vi affloscia, o miei baldi team mates, sappiate che si gioca ad Aosta, e non a Massaua: tra l'una e l'altra ci sono oltre 7000 (settemila) chilometri di distanza…
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