Ci avviciniamo alla conclusione di questi post sulla storia delle Orche. Storia recente, peraltro, ma così, con la nuova stagione che inizierà a settembre parleremo di cronaca.
E di terzi tempi…
Sempre pareggi…
Be', sarò anche banale, prevedibile, ovvio, ma oggi è stata una bellissima giornata.
Certo non parlo del tempo atmosferico: abbiamo avuto cielo sereno e sole pieno, ma anche un vento teso e gelido a mantenerci tutti belli freschi, tutto il giorno.
Comunque, a good day for rugby, e sul terreno sintetico del Carlo Androne si è disputata una partita bellissima.
Erano di scena, contro le Orche, i Muccati, la selezione del sito di rugby.it – arrivata, dal novembre 2007, alla quindicesima performance.
Da segnalare alcune assenze importanti tra le fila dei bianconeri (tutti gli udinesi, ad esempio), le quali non hanno pesato più di tanto – una volta tirate le somme – sul livello del gioco espresso.
Si sono affrontate due squadre comunque ben messe in campo, e nel primo tempo la selezione in maglia frisona ha fatto le cose semplici, senza sbagliare, e il risultato è eloquente.
Apre le marcature capitan Radagast, concludendo in meta una lunga azione sviluppata su più fasi che ha visto una lenta conquista di terreno fino alla conclusione sull'estrema destra dello schieramento degli ospiti.
I recchesi reagiscono piuttosto bene, portandosi in attacco con continuità e arrivando a pareggiare con Alessio verso la metà del primo tempo. I muccati però, nonostante non si allenino mai insieme poiché provengono da mezza italia, tengono botta egregiamente e segnano ancora due mete, sempre con Radagast (oggi, quindi, un hat–trick per lui), portandosi sul 4 a 1 verso la fine del tempo con la segnatura da parte di Manolenta (questo il nick–name di un genovese trasferito a Monza).
Secondo tempo: molti cambi, da entrambe le parti, e i Muccati calano un po' mentre le Orche – con una panchina assai più lunga – risalgono la china.
Una seconda meta per Alessio, poi Silvio e Sergio (anche se non ricordo bene in quale ordine…) riportano in parità il punteggio. Insomma, dopo quattro scontri diretti e trenta mete segnate nei tempi regolamentari, il risultato tra le due compagini non si smuove dal pareggio.
A seguire, i quindici minuti dell'allelujah, anche questi ormai tradizionali fra le due squadre. Due segnature dei pezzati, una biancoceleste, e gli ultimi minuti dedicati a saccagnare me, che pur facendo parte delle Orche ho giocato solo con la maglia dei Muccati.
Intendiamoci: non mi hanno fatto male quelle ultime due azioni in cui sono finito regolarmente in fondo al mucchio, anzi, direi che mi hanno fatto bene.
Scusate la retorica, ma è in certe situazioni in cui si sente davvero lo spirito del rugby…
P. O. R. C.
Non
pensate male, l'acronimo del titolo significa Parabiago Old Rugby Club,
la squadra che ha giocato oggi (12 marzo 2011) contro noi Orche a
Recco…
I
lombardi sono arrivati all'Androne in numero appena sufficiente per un
match e almeno due dei nostri (Claudio e Dan) hanno giocato anche con la
loro maglia rossoblù; chiedo venia per le molte dimenticanze che questo
resoconto sicuramente contiene e per le imprecisioni: non vorrei che
altri avessero giocato con loro e magari io non me ne sono nemmeno
accorto…
Il
tempo, per fortuna, è stato clemente e nonostante le previsioni che
davano pioggia, pioggia e ancora pioggia, abbiamo avuto invece un cielo
nuvoloso, dove il sole si intuiva appena appena, ma l'acqua è
arrivata quando ormai eravamo in club house a mangiare e a vedere tutti insieme Italia–Francia.
La nostra partita ha visto i biancocelesti prevalere nettamente, nel punteggio e nel gioco.
Apriva
le marcature Silvio, verso il 5' del primo tempo e raddoppiava Mario
(Massa) dopo altri dieci minuti, mentre venivano fermate con una certa
regolarità le azioni dei nostri avversari, che riuscivano però lo stesso
ad accorciare le distanze allo scadere del primo tempo (marcatore:
Franco).
Nella
ripresa andavano a segno per le Orche Nicolò, Walter e Massimiliano
(non in quest'ordine, ma vi chiedo un po' di rispetto per l'anzianità
mia e la conseguente
memoria labile…). Ricordo però bene che una meta di Raffaello è stata
annullata per un piede sulla linea laterale (decisione dell'arbitro
ineccepibile) e sono altresì soddisfatto per aver rubato due touche (ho
giocato pilone, e nelle touche non c'era l'ascensore: avere le braccia
lunghe mi è servito a qualcosa…)
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