Bene, il tour irlandese è
terminato. Per un errore ho cancellato il post in cui ne parlavo, alla
vigilia della partenza. Poco male, adesso è il momento del resoconto,
per cui…
Iniziamo dal punto saliente del lungo week-end in Eire, la partita Orche vs Royal College of Surgeons in Ireland.
Nei
giorni precedenti il nostro match eravamo sempre più preda di timori e
dubbi, per una serie di motivi diversi. A un certo punto pareva che fosse
proprio saltato tutto, ma alla fine i problemi si sono risolti (quasi da
soli) e l'evento è stato soddisfacente.
I
dubbi erano dati dalle richieste dei nostri avversari: autorizzazione
da parte della Fir a giocare e coperture assicurative; i timori
provenivano invece dal fatto che non si trattava di una squadra old.
Alla fine l'autorizzazione non è stata richiesta, e l'assicurazione
c'era (c'è). Restava lo scoglio della differenza di età, ma… …ma vediamo
com'è andata.
Arriviamo al campo della prestigiosa scuola di medicina grazie al passaggio che ci hanno offerto sul loro pullman, assieme ad alcuni dei loro giocatori. Età media: vent'anni. La nostra è più che doppia; l'inizio subisce qualche ritardo, perché i nostri avversari sono solo tredici. Iniziamo lo stesso, altri si aggiungeranno nel corso della partita (finita con gli schieramenti completi). Ovviamente, la nostra superiorità numerica è ampiamente bilanciata dalla loro velocità; a questo punto non ci resta che affidarci all'esperienza, che per fortuna loro ancora non possono avere.
Così, dopo i primi minuti in cui ci mettono in affanno proprio con la velocità, riusciamo a metterli sotto pressione e a conquistare il pallone. Piano piano avanziamo, senza buttare via l'ovale in passaggi avventurosi ma andando in ruck e ripartendo, finché Carletto trova il varco giusto e siamo uno a zero per noi. La partita va avanti così, con azioni molto veloci da parte loro, che riusciamo bene o male quasi sempre a fermare, soprattutto non facendoli andare a terra sui placcaggi ma tenendoli alti e rubando quindi la palla. Il nostro capitano, per l'occasione Bacci (Embolo) riesce a raddoppiare e dopo qualche minuto è Big Jim Rotella a fare tre a zero. Prima della fine del primo tempo gli irlandesi accorciano: non creano il sovrannumero all'ala, ma il loro marcatore passa nel corridoio dei cinque metri a velocità supersonica. E chi li prende, quelli.
Seconda frazione di gioco sui binari della prima, con percussioni da parte nostra e aperture sulla linea dei backs: Carletto segna ancora e loro restituiscono il colpo con un'altra fuga sull'ala. Dopo i due tempi regolamentari, visto che avevamo ancora fiato (noi, loro si sapeva già da prima), torniamo in campo per altri dieci minuti. Ancora una meta per parte, la nostra segnata nuovamente da Carletto che perciò realizza un hat-trick, e risultato finale di 5 a 3 per noi. Tutte le paure della vigilia sono svanite, siamo ben felici di come è andata. (Continua domani e nei giorni seguenti)
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