L'incontro con il Cus Pisa è andato. Ora, mi riesce difficile dire se è andata bene o male, non so trovare le parole adatte. Cercherò di essere weberianamente avalutativo, anche se è molto difficile nel caso contingente.
Iniziamo dalla cronaca della partita, nuda e cruda, del gioco e basta: buon inizio, con Carletto che riesce a organizzare le giocate nonostante la nostra riottosità; calcio d'inizio per noi, conquista del pallone e azioni insistite sempre nei 22 avversari. Dopo qualche minuto è proprio Carletto a entrare in area di meta per l'uno a zero. Si ricomincia e si prosegue sulla stessa traccia. I pisani difendono bene, ma comincia a serpeggiare un sospetto, che non sia forte la difesa ma debole l'attacco. Comunque, circa la metà del primo tempo e Big Jim raddoppia.
Ora, è da qui che diventa difficile il resoconto.
Perché il risultato non si smuove più, nonostante il gioco sia comunque quasi sempre in mano nostra. Devo dire che il solito vizio di parlare (troppo, va da sé) in campo si manifesta con grande abbondanza, e un arbitro particolarmente pignolo spezzetta il gioco. Insomma, una partita difficilissima da giudicare, a meno di usare lo spadone a due mani e chiuderla così: abbiamo giocato veramente male.
Poi, verso il finire della terza frazione di gioco, dieci minuti aggiuntivi che hanno dato la botta finale ai nostri neuroni in apnea già da troppo tempo, anche un accenno di rissa, uno scambio di opinioni un po' troppo deciso per un match di rugby old. Ma tant'è…
A domani, altro vi narrerò, ma con miglior attitudine vi prometto.
Nessun commento:
Posta un commento