Orche, Cavalieri, Riviera e Francia+Imperia
Sabato 21 marzo 2009 gli old della Pro Recco, insieme con i Cavalieri di San Giorgio, hanno organizzato il primo Trofeo Garibaldi. A contendere la coppa alle due squadre liguri sono arrivate sul sintetico del 'Carlo Androne' i giocatori di alcune rappresentative dalla Francia: gli appartenenti al Riviera Rugby Club, team amatoriale organizzato dal gallese Benjamin Stevens, i quali erano accompagnati da gruppetti di altre squadre transalpine, Monaco, CRAC, SBM, tutte della zona tra Mentone e Nizza. A dar loro manforte un drappello di imperiesi.
Il torneo inizia alle 11:00, leggermente in ritardo, con il derby Orche–Cavalieri. I genovesi sono arrivati a Recco meglio organizzati, sul piano del gioco, di quanto avessero fatto nella precedente sfida (13 dicembre); la partita si è tuttavia mantenuta su un sostanziale equilibrio nel possesso di palla e nella conquista del terreno. Zero a zero il primo tempo, una segnatura per i Cavalieri nel secondo e Orche che finiscono in avanti ma senza riuscire a pareggiare. A seguire, restano in campo le Orche, stavolta contro la mista Imperia–Francia: nuovamente un match equilibrato, finito ancora uno a zero a favore dei nostri avversari, i quali avevano il vantaggio non indifferente di un'età media assai più bassa della nostra. I biancocelesti tornavano in campo per la quarta partita, contro il Riviera: dobbiamo ripeterci, perché il copione è stato sostanzialmente lo stesso degli altri match. Gioco rimasto in equilibrio a lungo, e alla fine i francesi si sono imposti – uno a zero, ovviamente – grazie sempre all'età media. I Cavalieri di San Giorgio si sono quindi aggiudicati questa prima edizione del 'Garibaldi'. Sono d'obbligo un paio di notazioni: è stata una bellissima giornata, di sole e di divertimento, di sport e di amicizia. A bordo campo parecchi bimbi giocavano con le attrezzature per gli allenamenti: scudi, conetti, sacchi, ma quando un papà giocatore ha esortato la propria bimba a giocare tranquillamente con gli altri dicendole: «Guarda quanti bambini sono lì a divertirsi, vai con loro!», chi si trovava in panchina ha pensato ai bimbi di 40 o 50 anni che stavano allegramente sgambettando (e ansimando) in campo.
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