Non so perché i campi da rugby dei Bad Panda Monza mi hanno fatto venire in mente quel bel film del 1986 con Harrison Ford intitolato "Mosquito coast"…
Qualcuno aveva anche portato uno spray di repellente, ma siamo stati comunque circondati tutto il tempo dai moscerini. Da dove cazzo provengano non sapremo mai.
Ad ogni modo ho incontrato tre Muccati che non vedevo da tempo, causa la sparizione dei Muccati stessi e – più recentemente – la covid-19 e conseguenti lockdown: il "padrone di casa" Danilo aka Giuditta, l'ex collega di lavoro (stessa azienda ma in regioni diverse) Max e l'avvocatessa e dj – Lara.
Iniziamo con gli Allupins Prato e, nell'azione seguente il calcio d'invio, Big si procura un taglio in testa: due punti di sutura. Come start non c'è male. Finisce 1 a zero per loro grazie a una meta tutto sommato fortunosa, ma alla quale non riusciamo a porre rimedio.
Secondo match contro i trevigiani (Tarvisium): non c'è storia, 4-0 per loro che finalmente riescono a batterci dopo alcune partite finite sempre con nostre affermazioni.
Terzo incontro con… non lo so più (non per niente avevo i pantaloncini gialli). Potete dirmelo voi nei commenti qui sotto. Ça va sans dire perdiamo 2-1, ma quattro punti ci arrivano grazie a Zuna che pensa bene (non tanto bene, via!) di procurarsi un taglio in testa anche lui.
Finale per il 7°/8° posto contro gli Old Babbyons, che stavolta riusciamo a vincere con due mete di Big: la prima dopo un coast to coast che ci ha fatto temere per la sua salute, ma tutto bene, alla fine.
Evidentemente roso dall'invidia, anche Bruzzi si faceva affettare la capoccia rimediando altri quattro punti: il medico – giocatore del Monza – ha passato più tempo maneggiando aghi e filo che palloni.
Ah, dimenticavo: le mani di merda sono state attribuite proprio a Bruzzi, perché nell'assegnazione di tale trofeo un po' di perfidia non guasta.
Che dire di più, à la prochaine!
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