Poteva essere la cronaca di un flop, invece è la cronaca di una giornata di rugby (old) splendida. Per una serie di cause che non sto qui a raccontarvi, abbiamo avuto come ospiti soltanto gli old di Lecco. E non erano nemmeno in quindici! Ma nonostante anche le Orche abbiano subito parecchie defezioni dell'ultimo minuto, il risultato è stato un pomeriggio di gioco e di divertimento, di quelli che ti riconciliano col mondo.
Partendo dalla conclusione, la focaccia al formaggio era, oserei dire, spettacolare: come suggello alla giornata è stata qualcosa di prezioso. E di buono, anzi, sopraffino.
Ma andiamo in ordine, com'è giusto che sia.
I lombardi arrivano in undici, e i nostri primi quattro prestiti sono stati Carletto, Cippo, Pgc e Berta. Ma la nostra mediana in campo era composta da Bacci e Uomodelcerino (Man of the Match senza ombra di dubbio), per cui il bandolo della matassa è rimasto a lungo in mano nostra.
La difesa dei lecchesi ha tenuto botta per tutto il primo tempo, conclusosi sull'uno a zero con marcatura di Enrico; nella seconda frazione riuscivano a toccare in meta l'Eruoe, il rientrante Mezucittu e l'ottimo Paolo. Meta della bandiera per i nostri avversari segnata da Embolo (Bacci), con un intercetto ben dentro i loro ventidue e fuga coast to coast a rischio d'infarto. Ma nella corsa si è permesso anche di fare il dito medio ai suoi avversari, in quel momento le Orche.
A seguire altri due tempi, con un paio di mete recchesi ma che non rientrano nel computo del match ufficiale. In generale quindi una buona prestazione, anche se molte occasioni sono state sprecate per un soffio: passaggi avventati, per lo più, che invece di finalizzare l'attacco regalavano l'ovale agli avversari. L'occasione più clamorosa era di Sartana che, giunto a un passo, letteralmente, dalla linea di meta si cagava il pallone conquistando per acclamazione il (glorioso) Trofeo Mani di Merda.
Concludo citando la battuta migliore del terzo tempo, opera di Bisco: "La difesa del Lecco, saliva".
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