Vi siete presi paura, eh? Pensavate davvero che non avrei scritto niente, eh? Altro che gentlemen, come vi chiamo nelle mail, siete dei cacasotto. Il nostro sergente Hartman ha un'impresa disperata da compiere!
Solo che io sono compreso nel gruppo, quindi basta stronzate e parliamo del I° Torneo 'Focaccia col placcaggio'.
Il nostro Torneo, che ha avuto risonanza europea (in seguito pubblicherò il link al commento sul sito dell'European Veterans Rugby Association).
E scusate se è poco.
Purtroppo la giornata comincia male, molto male: i Taka'tani Asti fanno sapere che hanno rinunciato a venire a Recco perché il giovedì prima era morto in un incidente stradale il figlio diciassettenne di un loro giocatore. Abbiamo quindi formato tre squadre: Orche Recco, presenti in gran quantità, e ci siamo permessi il lusso di rinunciare ad almeno dieci giocatori; una mista Old Chieri e London Welsh; infine il Rugby Rho, anche loro rimpolpati dai molti giocatori presenti (qualcuno anche dal Novi). Cominciamo noi, i padroni di casa, affrontando la mista Chieri/Welsh: vanno a segno (non nell'ordine) Criceto, Roborot, Big Jim, Mendez e Pgc a.k.a. Tasmanian devil. La meta della bandiera è segnata da un inglese, rimasto anonimo.
Poi le Orche rimangono in campo contro il Rho, e stavolta le mete sono di Claudiano, Carletto, Shaggy, Bisco, ancora Big Jim e – due volte – Mendez, mentre i lombardi segnano una sola volta. Infine Rho–Chieri/Welsh, uno a uno con nuova segnatura di uno delle Orche, ma non ricordo chi.
Però, sulle mete ci sono diverse cose da dire.
Innanzitutto non era prevista classifica, quindi i risultati sono stati dimenticati subito, appena finite le partite. Lo spirito old è quello del divertimento e della fratellanza, non della vittoria a ogni costo: abbiamo vinto tutti. Inoltre, sui marcatori della prima partita, tutti ricordiamo che erano cinque ma abbiamo certezza di soli quattro nomi. Per cui, l'elenco che ho fatto poco sopra è da prendere col beneficio d'inventario: se qualcuno ricorda con precisione gli autori delle segnature, parli adesso o mai più.
Poi, sulla seconda marcatura di Big Jim, qualcuno dei suoi compagni di squadra glielo ha ampiamente lambrocciato: «Era avanti, ti è scivolato il pallone prima di toccarlo a terra!» Con lui che risponde: «Ah, siete degli amici, belìn, non c'è che dire…»
Aggiungiamo la grinta smodata di Pgc che segnata la meta si gira verso Alecrosta e gli urla: «Sei stato bravissssimo!» solo perché gli aveva passato la palla (era ovvio che lo facesse, finalmente abbiamo fatto qualche sfilata fino all'ala, come con estrema pazienza sta cercando di insegnarci AleUgo/Hartman in allenamento).
A proposito di AleUgo, è arrivato dicendo: «Be', ragazzi, io mi fascio il polso (semidistrutto già da qualche tempo) e provo cinque minuti, se mi fa male pianto lì e vi guardo con invidia». Infatti, è uscito alla fine dei tre match, giocati quasi ininterrottamente, con una mano che sembrava – lei da sola – l'omino della Michelin e ripetendo come un mantra: «Ma si sta sgonfiando, ma si sta sgonfiando…»
Concludo, per oggi, comunicando Urbi et Orbi che il (glorioso) Trofeo Mani di Merda è stato assegnato a Embolo Bacci con la seguente motivazione: «Per aver dimostrato quanto egli sia braccino corto, portando giovedì sera in club house, per il suo novantacinquesimo compleanno, una torta – per almeno trenta persone presenti – delle dimensioni di un piattino da frutta».
A domani, manega de gunduin (usati).
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