Finalmente si gioca. Le Orche sono ritornate in campo a Mantova, dopo quattro mesi e mezzo dall'ultima uscita. Purtroppo il ritardo è dovuto anche all'alluvione che ci ha impedito di andare al torneo dei Senatori Virgiliani; abbiamo quindi recuperato con un test-match che i lombardi hanno organizzato a nostra richiesta.
Si è giocato su un campo in erba praticamente perfetta, roba che da noi non si vede così verde e bella nemmeno col sintetico. Ma veniamo alla partita: come al solito per le nostre trasferte, eravamo solo diciotto e anche con qualcuno acciaccato come Gian Pussy Doc, ma per una partita secca poteva andare lo stesso. Un po' di ritardo perché l'arbitro non è arrivato, quindi abbiamo dovuto trovare un sostituto; iniziamo subito in avanti, giocando gran parte del primo tempo nella metà campo avversaria. Tanta pressione che è premiata dopo qualche minuto da un bell'inserimento di Big Jim dalla posizione di secondo centro, e siamo uno a zero. Passano i minuti ma continuiamo a giocare più o meno sullo stesso copione mettendo in difficoltà gli avversari. Siamo ben dento i loro ventidue, col pallone in loro possesso; uno dei loro sbaglia il passaggio e sul pallone 'ballerino' piomba come un falchetto ancora Big, placcato a un centimetro dalla linea di meta: troppo tardi, segna per la seconda volta. Alla ripresa del gioco – le regole Old prevedono il calcio da parte della squadra che ha segnato – i mantovani non controllano l'ovale: è la volta di Bacci (capitano, per l'occasione) che dimentica l'embolo e realizza la terza meta. Prima della fine del tempo i Senatori riescono a lanciare la loro ala che accorcia le distanze.
Nella ripresa siamo calati un poco, mentre i padroni di casa si riorganizzano e tengono egregiamente botta. Adesso il gioco è più sulla difensiva per noi, che riusciamo comunque ad arginare gli attacchi continui dei Senatori. Solo una meta è arrivata però a premiare i loro sforzi, e la partita si conclude sul 3 a 2 a nostro favore. Ma la sera che sta calando, l'età e gli acciacchi sono velocemente dimenticati; «Ancora dieci minuti, ancora dieci, dai!»
Nel frattempo è arrivato l'arbitro 'ufficiale', e si va per ulteriori dieci minuti: Claudiano prende il pallone circa all'altezza dei nostri ventidue e avanza fin dentro ai 22 avversari. Ruck, il pallone esce e viene portato ancora avanti, finché lo stesso Claudiano lo riceve e si tuffa in meta.
All'ultimo secondo i mantovani realizzano il punto del 4 a 3 finale, e quindi andiamo al meritato terzo tempo. Non prima di alcuni commenti tra noi circa la partita appena terminata, commenti conclusi da un esausto Alberto con una papera magnifica:«Non cerchiamo il buco nell'uovo…»
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